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sito a cura di Renzo Rivalta
ingegnere RSPP
Il materiale é fornito a solo scopo didattico
Sentenze Cassazione sul Datore di Lavoro
Cassazione Sezioni Unite, n. 6168 del 21 maggio 1988 - Iori
obbligo del datore di lavoro di accertare e vigilare che il dipendente faccia uso delle idonee misure protettive,
il datore di lavoro deve avere la cultura e la forma mentis del
garante del bene costituzionalmente rilevante costituito dalla integrità del lavoratore e attivarsi e controllare sino alla pedanteria
La Cassazione ribadisce che, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale “l’obbligo di adottare le misure idonee
e necessarie alla tutela dell’integrità fisica dei lavoratori, quando si tratti di società di persone e non risulti l’espressa
delega a persona di particolare competenza nel settore della sicurezza, incombe su ciascun socio”. Inoltre la suprema
Corte ha ribadito che “le norme dettate per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire la insorgenza di
situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla di lui disattenzione ma
anche in riferimento a quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello stesso. Ne consegue, pertanto, che
il datore di lavoro è sempre responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia quando ometta di apportare le idonee
misure protettive, sia quando non accerti e vigili che di queste misure il dipendente ne faccia effettivamente uso“
pertanto “in tema
di sicurezza antinfortunistica il compito del datore di lavoro, o del dirigente cui spetta la sicurezza del lavoro, è molteplice e
articolato, e va dalla istruzione dei lavoratori sui rischi di determinati lavori e dalla necessità di adottare certe misure di
sicurezza, alla predisposizione di queste misure e quindi, ove le stesse consistano in particolari cose o strumenti, al mettere
queste cose, questi strumenti, a portata di mano del lavoratore e, soprattutto, al controllo continuo, pressante, per imporre
che i lavoratori rispettino quelle norme, si adeguino alle misure in esse previste e sfuggano alla superficiale tentazione di trascurarle”.
La corte evidenzia anche che
“il responsabile della sicurezza, sia egli o meno l’imprenditore, deve avere la cultura e la forma mentis del
garante del bene costituzionalmente rilevante costituito dalla integrità del lavoratore ed ha perciò il preciso dovere non di limitarsi
ad assolvere normalmente il compito di informare i lavoratori sulle norme antinfortunistiche previste, ma deve attivarsi e controllare
sino alla pedanteria, che tali norme siano assimilate dai lavoratori nella ordinaria prassi di lavoro“.
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