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Il Formatore: Lezioni per i Formatori della Sicurezza a cura di Renzo Rivalta


ultimo aggiornamento della lezione: 28/04/2014

Lezione 11
Il Facilitatore come Regista

Il Formatore detto anche facilitatore d'apprendimento se vuole ottenere il risultato di avvicinare i partecipanti ad una materia così complicata come quella attinente alla salute e sicurezza sul lavoro deve seguire con intransigenza regole precise e chiare.

Indice della lezione

Così facendo saranno molte maggiori le probabilità che i partecipanti trovino interessante e, soprattutto, utile la lezione.

Regole Fondamentali

Il facilitatore deve rispettare alcune regole fondamentali per la buona riuscita di un percorso formativo, in particolare egli deve saper introdurre elementi grazie alla propria professionalità e saper gestire i contenuti e le domande, utilizzare spiegazioni brevi od intervallare alle spiegazioni alcuni esempi concreti. E' necessario porre domande agli interlocutori e proporre i contenuti utilizzando delle domande.

Interventi dei partecipanti

Il facilitatore deve utilizzare esempi alla portata dei partecipanti e fornisce alle domande risposte esaurienti e chiare evitando, se possibile, di rimandare a dopo e comunque fornisce sempre la risposta. Il facilitatore evita, di norma di interrompere chi parla e limita interventi particolarmente prolissi e battibecchi fra partecipante e partecipante, evitando personalmente battibecchi con partecipanti. Durante i dibattiti non formula la propria opinione se non alla fine per evitare di influenzare il dibattito.

Obiezioni dei partecipanti

Durante il percorso formativo il facilitatore gestisce le obiezioni dei partecipanti con la consapevolezza che queste possono derivare da timore che durante il corso si facciano valutazioni alla insaputa dei partecipanti oppure dal fatto che la formazione è vissuta come una punizione o come una esperienza inutile. Talvolta le obiezioni derivano dal fatto che i partecipanti non hanno chiari gli obiettivi e i vantaggi della formazione o da una stile comunicativo inadeguato del formatore. Le obiezioni derivano anche dal fatto che il formatore ha inconsapevolmente alimentato una differenziazione fra buoni e cattivi. E' necessario accogliere le obiezioni e non mettersi sulla difensiva operando attivamente per mantenere alto il livello di prestigio e credibilità, facendo domande per approfondire l’obiezione, non utilizzando sarcasmo e comunicazione allusiva, non cercando una alleanza con qualcuno, utilizzando una comunicazione diretta schietta e assertiva valutando realisticamente il valore dell’obiezione.

Gestione dei rapporti

Il facilitatore deve esprimere autenticità, chiedere il contributo dei partecipanti, utilizzarlo realmente, mostrare interesse reale, aperto e diretto nelle risposte Mantenere un atteggiamento proattivo e non reattivo, incoraggiare, accogliere, non fare specchio alle emozioni dell’altro, mantenere reciprocità, non svalutare, non mettersi sulla difensiva. Il Formatore valorizza le competenze dei partecipanti costruendo la loro credibilità – i protagonisti sono i partecipanti il formatore non è un oratore, occorre nutrire il senso di autosufficienza dei partecipanti.

Riepiloghi

Il facilitatore riepiloga alla fine della lezione e all'inizio della lezione successiva quello che è stato fatto, richiede alle persone di indicare due o tre aspetti della lezione che ritengono più utili

Gestione della chiusura

Il facilitatore inizia con un proprio feedback al gruppo che riassuma i temi trattati, le aspettative attese e disattese e le questioni aperte. Fa riferimento alle regole e alle cinque parole chiave della Competenza (cura consapevolezza, responsabilità, proattività, interdipendenza). Il feedback è dato in una logica di ottimismo, di valorizzazione dei partecipanti e del loro impegno.

Nella prossima lezione parleremo dell'importanza degli atteggiamenti che assume in aula il facilitatore: egli deve essere un vero attore